Vai al contenuto

Patogenesi e quadro clinico

La patogenesi
La patogenesi dell’acne è multifattoriale e comprende quattro principali meccanismi:
l’aumentata attività delle ghiandole sebacee (seborrea)
il disturbo di cheratinizzazione dell’infrainfundibulo
la colonizzazione batterica
l’infiammazione e le reazioni immunologiche follicolari e perifollicolari.
Ciascuno di questi momenti può chiaramente rappresentare il target di un trattamento specifico, il quale sarà tanto più efficace quanto più numerosi saranno i fattori patogenetici su cui agisce.

Quadri clinici dell’acne
Le lesioni acneiche tendono a localizzarsi prevalentemente al volto (99%), sul dorso (60%) e sul tronco (15%), anche se non è raro il riscontro di lesioni nel meato acustico esterno dell’orecchio o sul collo.
Le lesioni acneiche si possono distinguere in lesioni non infiammatorie, quali comedoni chiusi (punti bianchi) e comedoni aperti (punti neri), e lesioni infiammatorie, quali papule, pustole, noduli e cisti. I seni di drenaggio possono caratterizzare il quadro clinico delle forme più severe, mentre le cicatrici rappresentano l’esito più frequente delle forme più gravi di acne.
L’acne insorge generalmente nel periodo prepuberale con pochi comedoni localizzati in corrispondenza del volto. Le lesioni tendono a seguire un andamento cefalo-caudale, localizzandosi all’inizio sulla fronte per poi progredire verso le regioni perinasali, il mento, la mandibola e le regioni sotto-mandibolari, dove si ha una maggiore concentrazione di ghiandole sebacee. In alcuni soggetti predisposti tali lesioni possono evolvere rapidamente verso forme infiammatorie con coinvolgimento anche del torace e, nei quadri più gravi, del dorso fino alle natiche.
Tipico dell’acne è il polimorfismo eruttivo ed evolutivo del quadro clinico; lesioni di diversa natura e in diversa fase evolutiva sono spesso presenti contemporaneamente nello stesso paziente.

Esistono diverse modalità di classificare la patologia acneica. In base al tipo di lesione prevalente è possibile distinguere un’acne non infiammatoria o acne comedonica, ed un’acne infiammatoria (se prevalgono lesioni infiammatorie: papule, pustole, noduli, cisti). Nell’ambito dell’acne infiammatoria si può inoltre riconoscere un’acne papulosa, un’acne pustolosa, un’acne nodulare ed un’acne cistica.
Quando diversi tipi di lesioni sono contemporaneamente presenti, ma nessun tipo prevale numericamente sugli altri, si hanno forme miste di acne, quali l’acne comedo-papulosa, l’acne papulo-pustolosa e l’acne nodulo-cistica.
Varianti cliniche particolarmente severe sono l’acne conglobata, che rappresenta la forma più grave di acne nodulo-cistica, il Pyoderma facciale, forma di acne ad insorgenza improvvisa, che colpisce prevalentemente le donne adulte coinvolgendo in primo luogo il volto, ed infine l’acne fulminans, che insorge in soggetti di giovane età interessando il torace ed il dorso.

Seguendo le linee guida internazionali l’acne viene oggi classificata, considerando la gravità ed il tipo di lesione dominante, in acne lieve o acne comedonica e papulo-pustolosa con pochi elementi, acne intermedia o acne papulo-pustolosa con numerosi elementi e nodulare con piccoli noduli ed infine, in acne severa o nodulare grave e conglobata (alcuni Autori considerano anche una forma molto severa di acne).